l’I.E.F.Co.S. per mantenere vivo il ricordo personale, formativo e scientifico del Direttore Didattico prof. Luigi Onnis e dei didatti Assunta Buzzelli e Walther Galluzzo, istituisce per l’anno 2021 n°5 Borse di Studio in loro memoria. Le Borse di studio intitolate “Teatri di famiglia” sono destinate a favorire l’accesso alla Specializzazione in Psicoterapia di giovani laureati in Psicologia e in Medicina che intendono frequentare presso il nostro Istituto il corso di Specializzazione post universitaria in Psicoterapia Familiare
Sistemica e consistono in una somma complessiva di € 2.000,00 ciascuna; le Borse prevedono una riduzione sull’importo intero, senza sconti ulteriori, previsto per la retta di frequenza del primo anno di training.
Regolamento del bando e criteri di valutazione
Le Borse prevedono la presentazione da parte dei candidati di un elaborato secondo le tracce indicate.
Per quanto riguarda la forma di compilazione ai candidati verrà richiesto un elaborato espresso in una modalità liberamente scelta, ma che si ispira con aspetti innovativi alla ricchezza insita sia nei linguaggi artistici, sia in quelli impliciti, corporei e metaforici e a tali universi espressivi .
Potrà essere presentato un racconto metaforico, una sceneggiatura per una rappresentazione teatrale o cinematografica, un metalogo, un fumetto, un collage fotografico o con immagini e materiali diversi, un’opera pittorica, un originale commento in chiave sistemico-relazionale di eventi contemporanei o attuali, un video … o altro ancora!
Tracce per gli elaborati
La sofferenza emotiva nella molteplicità delle sue modalità di presentarsi nei legami affettivi e nelle dinamiche nuove e mutevoli che caratterizzano le odierne forme del “familiare” e della “soggettività”; legami che creano, legami che si costruiscono, legami che si sciolgono e anche legami che curano, come quelli che si co-costruiscono in terapia.
“… Una delle difficoltà più serie per il terapeuta è quella di interpretare un racconto. Evidenziando i fatti in linea con la sua ipotesi di lavoro, egli ne trascura altri potenzialmente più importanti e, proponendo letture di parte, modifica la ricchezza dell’esperienza vissuta nelle situazioni interpersonali con cui si confronta. Scopo della rubrica “La pagina letteraria è quello di fornire proposte di lettura e di riflessione intorno alla possibilità di un racconto esaustivo: potere del poeta, dello scrittore e dell’artista in genere è quello di costruire, con mezzi apparentemente semplici, un’informazione efficace delle situazioni interpersonali considerate nella loro complessità…” (tratto da: “La Pagina Letteraria” della rivista del nostro Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale Ecologia della Mente) .
“… Gli individui nella loro singolarità e le loro emozioni vengono quindi richiamati al centro della scena sistemica. In particolare la ricostruzione delle storie e la ricerca dei significati hanno portato alla rivalutazione degli aspetti “rappresentazionali” delle famiglie; ciò che ha rilievo non è l’esplorazione di una presunta realtà oggettiva, ma il modo con cui la famiglia e gli individui che la compongono rappresentano se stessi…”
“….. questa valorizzazione degli aspetti rappresentazionali delle dimensioni mitiche della famiglia in terapia , richiede spesso, anche una trasformazione dei linguaggi terapeutici. I livelli più profondi e meno direttamente osservabili del mondo familiare non hanno infatti un accesso immediato alla parola e al pensiero razionale…”
“… I linguaggi metaforici e analogici si rivelano più utili a questo scopo, perché più legati alle dimensioni emotive e immaginative, più isomorfi alla sfera dell’implicito che devono esplorare. (….)
“… Esso permette infatti di ‘rappresentare’ e di ‘mettere in scena’ciò che non può ancora avere accesso alla parola.(…) Le neuroscienze evidenziano oggi anche come queste conoscenze implicite, fortemente emozionali, attraversino, in particolare, la corporeità, si ancorino su esperienze e percezioni innanzi tutto corporee, legate alla gestualità, alla sensorialità, alla spazialità.(…)
E crea un “teatro” in cui la sofferenza possa recuperare senso e riacquistare una voce.”
(tratto da: dal libro postumo di Luigi Onnis “ Teatri di famiglia. La parola e la scena in terapia familiare”, 2017)
Le domande, corredate da un dettagliato Curriculum Vitae e dalla richiesta di iscrizione al training formativo per l’anno accademico, vanno indirizzate alla Segreteria dell’Istituto – iefcos@iefcos.it – con oggetto: domanda di partecipazione al bando per Borsa di Studio.
Le domande pervenute verranno esaminate da una Commissione interna appositamente costituita, su mandato della Commissione Didattica, che valuterà l’elaborato e la sua presentazione da parte dei candidati.
Le date:
15 novembre per presentare i lavori, se in forma di elaborato
27 novembre alle 16.00 ci saranno i colloqui di selezione e le presentazioni dei lavori in formato “esperienziale”.