Chi fa da sé fa per tre ?! Nodi e (s)nodi del lavoro in équipe
Trilogia di seminari a cura di Felice Di Lernia
Premessa
Quante volte abbiamo detto e abbiamo sentito dire che è importante fare un buon gioco di squadra, che è indispensabile lavorare in équipe, che un buon team è la migliore delle risorse su cui contare? E quante volte abbiamo pensato che lavorare da soli è più semplice, meno faticoso? Quante volte abbiamo constatato che la nostra équipe invece di fare passi avanti fa passi indietro? E quante volte ci siamo detti che è una fortuna poter lavorare con le persone giuste?
La possibilità di lavorare in équipe, così come di lavorare in rete, è considerata a priori una cosa buona, necessaria e giusta. Ma è davvero così? Oppure a volte sarebbe meglio lavorare bene da soli, piuttosto che lavorare male insieme ad altri? Non è affatto raro che le équipe multi-professionali inibiscano l’intelligenza collettiva e sviluppino la stupidità collettiva: chiunque abbia esperienza di osservazione di sistemi organizzativi sia semplici che complessi sa bene che i gruppi di lavoro mettono spesso in atto modalità paradossali e controproducenti, sviluppano spesso pensieri irrazionali e svantaggiosi, confondono i mezzi con i fini, perdono la rotta, girano a vuoto. Perché è faticoso e difficile lavorare in gruppo? Cosa fa di un gruppo un sistema intelligente e di un altro gruppo un sistema stupido? Non è sufficiente mettersi insieme per diventare un gruppo: quello che porta alla identità collettiva funzionale di un gruppo efficace è un processo che non può essere casuale ma, al contrario, deve essere consapevole e sorvegliato.
La tradizione più diffusa ha, nei confronti del lavoro di gruppo, l’aspettativa magica che esso debba funzionare da solo, per magia appunto. In questo
senso i gruppi funzionano come le persone: pensano, a volte sanno cosa pensano, ma quasi sempre non sanno come pensano. E agiscono in funzione
di quei pensieri che spesso non sanno ricostruire.
Parafrasando Gregory Bateson, potremmo dire che non esistono gruppi che non abbiano una propria epistemologia: quelli che dicono di non averla o che non sanno di averla, semplicemente hanno una pessima epistemologia. Quello che qui proponiamo è un breve, iniziale e non esaustivo percorso
consistente in tre incontri nel corso dei quali giocheremo a dissacrare il lavoro di gruppo, ci prenderemo gioco di alcuni luoghi comuni beffeggiandoli, nella speranza di dimostrare la loro infondatezza, proveremo a radiografare le strutture interne di qualunque gruppo di lavoro per capire a quali condizioni un gruppo può essere forte. Lo faremo in un clima di apprendimento attivo e rilassato, coniugando umorismo e rigore scientifico. Guarderemo pezzi di film, ci metteremo in cerchio e costruiremo insieme la mappa degli esempi concreti e delle risposte definitive, portando ciascuno la propria esperienza.
Il focus complessivo del percorso sarà affrontato in una prospettiva antropologica ed epistemologica ma con un taglio transdisciplinare aperto e
inclusivo.
Sintesi dei Contenuti
Fare e credere di fare. Pensare e pensare di pensare.
Chiarezza antropo-poietica, fantasia e fantasmi.
Le tre dimensioni di una équipe: strutturale, funzionale, dinamica.
Autoinganni, errori e accecamenti paradigmatici.
Pensiero lineare, pensiero complesso.
Vincere da soli o perdere insieme?
Gruppi omeostatici e gruppi evolutivi.
Attendere l’inatteso, curiosità e fiducia.
Moralismo e controllo.
L’intelligenza può essere plurale?
Apprendere da quello che si fa.
Luoghi comuni sul gioco di squadra.
Modalità didattiche
Il conduttore sviluppa i concetti in modalità prevalentemente ma non esclusivamente frontale, con l’ausilio di immagini e video, favorendo la
discussione e l’approfondimento di aspetti legati alle esperienze concrete e reali proposte dai partecipanti.
Obiettivi didattici
Introdurre i partecipanti:
• agli elementi fondamentali della epistemologia del lavoro in équipe e
della teoria della complessità
• ad alcune delle principali caratteristiche del lavoro in équipe
• ad alcuni dei principali aspetti critici del lavoro in équipe
• alle regole del knowledge management
Programma
Sabato 17/03/2018 h. 9.00 – 13.00 e 14.30 – 18.30 COSTRUIRE CATTEDRALI
Sabato 07/04/2018 h. 9.00 – 13.00 e 14.30 – 18.30 IL COSA E IL COME
Sabato 19/05/2018 h. 9.00 – 13.00 e 14.30 – 18.30 LE NOZZE DI OLLIO
Costo seminari
Il costo per la partecipazione è fissato in Euro 150 + IVA.
Il corso si svolge presso i locali di Istituto Europeo di Formazione e Consulenza
Sistemica di Roma, Via Lovanio 11 e partirà con un numero minimo di iscrizioni
pari a 15 partecipanti.
L’iscrizione va perfezionata attraverso il pagamento di un anticipo di Euro 100 da effettuare attraverso un bonifico presso la Banca di IEFCoS:
IBAN: IT03Q0623003201000063984896Causale: Corso Di Lernia 2018
In caso di cancellazione, l’intero importo verrà restituito.
In caso di impossibilità dell’iscritto a partecipare al corso, è possibile ricevere il nominativo di un sostituto.
Il corso verrà accreditato presso il Cnoas.