Fotografo Ergo Sum
“PAESAGGI DELLA MENTE”
a cura di Nanni Di Cesare
La fotografia come immagine impressa (dal latino imprimere: lasciare un’impronta) cattura, condensa e comunica emozioni, stati d’animo, frammenti di identità.
E’ un gioco di rispecchiamenti tra chi fotografa, il fotografato e chi la fotografia la guarda.
L’immagine presentifica ricordi o persone e diviene scrittura, “tela” su cui gli elementi tecnici si mettono al servizio di quelli emotivi.
Silvia Vitiello psicoterapeuta curiosa di contaminazioni artistiche
Pietro Grappasonni, fotografo. “La fotografia in oltre 20 anni si è trasformata e mi ha trasformato, aprendo nuove possibilità di crescita personale (laboratori di fotografia nelle scuole elementari e nei centri accoglienza per rifugiati politici)