‘Lutto e Perdita nella famiglia’
Metodi e tecniche di intervento
settembre-ottobre 2014
Quando si parla di lutto ci si trova di fronte ad una copiosa letteratura che fin dalla fine del secolo scorso ne ha affrontato i molteplici aspetti.
Nella gran parte dei casi questi sono legati in particolar modo alle modalità di elaborazione dell’evento luttuoso, alle forze o alle risorse che entrano in campo onde attivarne il superamento ma anche agli aspetti patologici e bloccanti.
Fin da Freud l’accento è stato posto sull’individuo, sul suo dolore, sulla sua capacità o meno di elaborare la perdita. Tuttavia, come è ormai ampiamente noto, l’individuo è immerso in un sistema, quello familiare, che inevitabilmente lo condiziona e dal quale è condizionato. La famiglia stessa è descritta quale sistema biopsicosociale tale per cui i comportamenti individuali e le relazioni interpersonali si influenzano in modo reciproco secondo il principio del feed-back. Sembra pertanto impossibile “scorporare” il sistema familiare dall’individuo quando questi è immerso in un evento luttuoso.
Il corso che si intende proporre parte proprio da questa osservazione: esiste il lutto nella famiglia? Quali compiti e quali strumenti esistono per una terapia familiare che si trovi ad affrontare il processo luttuoso della famiglia?
All’interno del sistema familiare la morte determina molteplici successive perdite: oltre alla scomparsa del deceduto vengono infatti a mancare i ruoli, i rituali, le relazioni, l’unità familiare, i progetti, le speranze e la progettazione del futuro.
La morte di un membro della famiglia mette un punto ad uno stadio della vita della famiglia che si trova così a doversi “riedificare” con un elemento in meno, un “pezzo” che fino a quel momento, anche solo per il semplice “esserci”, contribuiva al suo funzionamento.
Secondo un’ottica sistemica e circolare i processi individuali disfunzionali determinano relazioni patologiche o quanto meno patologizzanti. L’impossibilità di comunicare il proprio dolore agli altri membri della famiglia, i processi protettivi di alcuni membri rispetto ad altri, la vera e propria interruzione di alcuni legami o l’aumento dei conflitti portano ad una paralisi della famiglia stessa che troppo spesso si cristallizza intorno ad una nuova struttura non più funzionale.
Cosa succede dunque se la famiglia si blocca, se è impossibilitata ad elaborare il lutto? Come si può intervenire in un sistema chiuso nel suo dolore? Con quali strumenti si può accedere e dare voce ad ogni membro della famiglia? Come si può coinvolgere tutti i membri di una famiglia se ognuno di loro vive il lutto come un fatto privato? Questi interrogativi intendono avviare un processo di riflessione nel lettore.
L’obiettivo del corso è proprio quello di fornire degli strumenti pratici per intervenire nel lutto familiare, cercando di trasformarlo in un fatto che di “privato” ha solo alcuni aspetti
Elena Cagnacci, Mariella Galli