I primi venticinque anni dell’Istituto Europeo di Formazione e Consulenza Sistemica

 

1989

A Maggio Angela Casella, madre di Cesare Casella, rapito da 17 mesi dall’anonima sequestri calabrese, si incatena sulla piazza di Locri per denunciare l’incapacità dello Stato a combattere la criminalità organizzata.

A Luglio, l’Austria presenta la domanda d’adesione alla Comunità europea, mentre molte lettere anonime tese a screditare il giudice Giovanni Falcone sono recapitate a vari uffici giudiziari.

A Ottobre, negli Stati Uniti il venerdì nero a Wall Street segna la fine di una lunga stagione borsistica favorevole: il crollo si ripercuoterà su tutte le piazze internazionali,

A Novembre a Berlino: cade simbolicamente e fisicamente il muro che divideva la città dal 1961.

A Dicembre in Unione Sovietica: L’articolo 6 della Costituzione sovietica, che definisce il ruolo del Partito comunista come guida della società, è abolito.

Nel 1989, Luigi Cancrini, Maurizio Coletti e Luigi Onnis fondano l’Istituto Europeo di Formazione e Consulenza Sistemica.

IEFCoS prosegue nella tradizione scientifica, culturale e clinica che i tre fondatori hanno seguito già da molti anni e si propone come polo formativo e didattico indirizzato alla psicoterapia sistemica e familiare.

L’insistenza sul termine europeo è molto rilevante nella logica dei fondatori: sono anni in cui lo scambio tra centri, scuole e istituti di molti Paesi dell’Europa si fa intensa e fruttifera e si delinea la dimensione europea della terapia familiare, dopo un paio di decenni in cui il nuovo approccio era patrimonio incontrastato di esperti e centri statunitensi.

L’ Istituto Europeo di Formazione e Consulenza Sistemica nasce nella prima sede, a Piazza Buenos Aires, altrimenti nota come Piazza Quadrata. Due unità didattiche ed altri spazi per riunioni e colloqui permettono un avvio brillante e di successo della formazione e delle attività cliniche. Il gruppo iniziale si arricchisce di altri colleghi: Nanni Di Cesare, Walther Galluzzo, Simona De Simone, Assunta Buzzelli, Mariella Galli e (successivamente) Vera Allocati e Laura Vittori accettano la sfida e si impegnano nel far crescere l’Istituto.

Fin dall’inizio la formazione l’ Istituto Europeo di Formazione e Consulenza Sistemica si aggancia a quella prevista dal Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale: piccoli gruppi, rotazione dei didatti, clinica in supervisione diretta ed indiretta, teoria e prassi. Si aggiungono anche workshop di due giorni l’uno con prestigiosi colleghi stranieri: Salvador Minuchin, Mara Selvini Palazzoli, Duncan Stanton, Juan Luis Linares, Mony El Kaim, Annamaria Sorrentino, Carlos Sluzky, Alfredo Canevaro, Edith Golbeter, Boris Cyrulnik, Philippe Caillè, Robert Neuburger, Jorge Colapinto, Roberto Pereira, Juan Antonio Abeijon e decine di altri esperti e terapeuti si alternano per portare esperienze innovative e sollecitare discussione e dibattito.

A Settembre del 1994, un Decreto Ministeriale riconosce equiparazione ed equipollenza alle scuole del Centro Stud.

L’Istituto Europeo di Formazione e Consulenza Sistemica diviene, quindi una scuola post universitaria ufficialmente riconosciuta per la formazione alla psicoterapia.

Dopo dodici anni, nel 2001, IEFCoS cambia sede e si sposta in via Lovanio 11. Le attività riprendono rapidamente nei nuovi locali e le attività didattiche sono, come sempre, affiancate ad approfondimenti di ricerca e di studio, che ruotano attorno alla visione sistemica e familiare delle psicosi, delle malattie psicosomatiche, dei consumi di sostanze, dei problemi della coppia, degli interventi sulle infanzie infelici, degli interventi in situazioni patologiche di perdita e lutto.

L’Istituto Europeo di Formazione e Consulenza Sistemica è ente esecutore di alcuni progetti nazionali nel campo delle dipendenze patologiche. Al corso di training, si affiancano altre iniziative di formazione: i corsi (riconosciuti dall’AIMS) per Mediatori Familiari Sistemici ed altri corsi di approfondimento su tematiche diverse.

L’Istituto ha sempre sviluppato un interesse particolare per i rapporti con i Servizi Territoriali, testimoniati dalle numerose convenzioni che permettono agli allievi di svolgere i tirocini previsti dai programmi in condizioni e contesti altamente qualificati e molto formativi.

Nel 2013, si cambia nuovamente sede. Stavolta si resta nello stesso, splendido, palazzo ai Parioli, salendo dal primo al secondo piano della stessa scala.

Dopo qualche settimana di ambientamento, tutte le attività riprendono vigore e si stabilizzano.

Ora siamo al venticinquesimo anno di esistenza dell’Istituto Europeo di Formazione e Consulenza Sistemica. Con quali prospettive?

Sembra proprio che molte delle premesse su cui IEFCoS è nato siano ancora valide: l’approccio psicoterapeutico ai sistemi familiari, alle coppie cresce continuamente di importanza e di visibilità. Se ne parla molto, spesso anche in occasioni poco rituali: in film, serial e sit com la terapia di famiglia e di coppia è citata molto spesso.

Una tendenza verso l’acquisizione delle competenze a trattare coppie e famiglie secondo un approccio sistemico viene avanzata da professionisti e terapisti che hanno competenze e formazione centrata eminentemente sugli individui.

Inoltre, la sensibilità al lavoro con le famiglie coinvolge anche molti altri professionisti delle relazioni di aiuto, come assistenti sociali ed educatori in genere.

L’Istituto sta costruendo progressivamente occasioni e percorsi eminentemente diretti verso queste categorie.

Inoltre, l’approccio sistemico è sempre più apprezzato anche nella lettura e nell’intervento su sistemi come le aziende, i gruppi di lavoro, le organizzazioni.

La dimensione europea dell’Istituto si rafforzerà, così come è dimostrato dalla crescente presenza di tirocinanti e stagisti che vengono da molti paesi europei ed extraeuropei.

La ricerca e la clinica saranno sempre più cardini indispensabili del nostro operato.

Stiamo, progressivamente, rafforzando i legami con prestigiose Università, quali la Lumsa.

Per terminare queste brevi considerazioni, vorrei citare un passo di un grande poeta e saggista uruguaiano, Eduardo Galeano:

Lei è all’orizzonte. […] Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l’utopia? Serve proprio a questo: a camminare. (Finestra sull’utopia).

                                                                                                                  Maurizio Coletti

                                                                                                              Presidente di IEFCoS