La tematica dell’abuso sessuale porta i professionisti a porsi sempre numerosi interrogativi sui segnali da cogliere nel momento in cui si trovano a lavorare con un eventuale abuso, sulle corrette procedure per la segnalazione, le modalità di trattamento e le conseguenze a breve e lungo termine che tale trauma comporta.

Rispetto a questo è noto che i fattori caratteristici riconosciuti in letteratura e nell’esperienza clinica come tipici delle piccole vittime di abuso e maltrattamento sono la stigmatizzazione, l’impotenza, il tradimento e la sessualizzazione traumatica.

Le difficoltà che vengono ad evidenziarsi a breve e lungo termine sono numerose.

A breve termine è possibile cogliere sentimenti di paura e tristezza, una sempre maggior chiusura in se stessi da parte dei minori vittime di abuso, a cui sono correlati numerosi sintomi fisici.

A lungo termine, i disturbi a cui possono andare incontro le vittime di abuso sono disturbo post  traumatico da stress, depressione, DCA, somatizzazioni e disturbi dissociativi e di personalità.

Per tutte queste ragioni sentiamo la necessità di intervenire in modo tempestivo e al meglio, laddove abbiamo la possibilità di lavorare con il minore che è stato segnalato oppure in terapia con l’adulto, che rivela solo dopo che sia stata costruita una solida relazione terapeutica.

Il modo migliore per farlo è quello di conoscere i volti dell’abuso, quali sono le differenze quando a commetterlo è un padre, una madre, un vicino oppure un fratello e una sorella.

In quest’ultimo caso le ricerche in letteratura sono davvero scarse,  dati recenti indicano che le vittime di abuso nella fratria incontrano maggiori difficoltà rispetto ad altre vittime di abuso. Nello specifico vanno incontro a frequenti incubi notturni in cui rivivono l’esperienza subita, esperienze sessuali complete precoci, gravidanze non pianificate ed un iper-erotizzazione ancora più accentuata. ( O’ Keefe, Stephen L., 2014)

Per questo motivo abbiamo bisogno di una bussola, che ci permetta di lavorare al meglio in terapia con abusati o abusanti nella fratria ed il workshop di J.P. Mugnier sembra proprio rispondere a questi interrogativi e fare chiarezza su un tema di cui sappiamo ancora troppo poco.

Angela Viscosi