“Solo, ma connesso”: hikikomori, clinica e possibilità terapeutiche
conduce
Daniela Tortorelli
Il fenomeno del ritiro sociale è una forma di disagio clinico sempre più diffusa in occidente e direttamente collegata al fenomeno hikikomori, nato e osservato in Giappone poco più di venti anni fa. In Italia, i primi casi accertati risalgono a poco più di dieci anni fa e oggi sono almeno 100.000. Il disturbo è presente in adolescenti e giovani adulti, prevalentemente di sesso maschile, ma anche femminile. Strettamente connesso all’era postmoderna e digitale, mette in crisi non solo i giovani eremiti, ma anche le loro famiglie e la società, la quale si trova a fronteggiare un fenomeno sempre più diffuso quanto difficile da curare per l’assoluta mancanza di compliance alla psicoterapia da parte del paziente. In tal senso, il ritiro sociale diventa una sfida per chi si occupa di clinica in quanto la psicoterapia comunemente intesa non arriva ad aiutare il soggetto e le famiglie si ritrovano sole e disorientate. Seppur non sia stato ancora inquadrato in una sindrome definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il ritiro sociale presenta caratteristiche peculiari, sia sul piano individuale, che relazionale, tanto da configurarsi come una nuova forma di disagio psicologico e sociale sempre più diffusa, preoccupante e di rilevanza clinica, ancor più nei tempi recenti di pandemia mondiale. Il seminario, partendo dall’analisi di casi clinici specifici incontrati negli ultimi quindici anni di lavoro psicoterapeutico, illustra tali caratteristiche, ponendo l’accento sulle dinamiche relazionali (familiari e sociali) connesse a tale disturbo, tracciando un confronto con la società giapponese. Viene inoltre proposta una possibilità di intervento di tipo sistemico-relazionale.
Dr.ssa Daniela Tortorelli
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DATA 18 Giugno 2022
ORARIO 09.30– 17.30
LUOGO SALA AGNINI -Viale Adriatico,136
COSTO 60 Euro