18 GIUGNO ORE 15.30 conduce Nanni di Cesare

SIKELIA SINOSSI

Sikelia è una fiaba per adulti che parla della morte, del morire e del loro essere eventi della vita, del loro valore intrinsecamente propulsivo verso il fare, il vivere e il creare.

Sikelia chiude una trilogia composta di tre fiabe ognuna dedicata ad alcuni temi centrali dell’agire terapeutico e non solo.

Spesso attingiamo per dare senso alla nascita e alla morte a miti che da tempi lontani ci giungono da culture diverse.

A volte crediamo che il senso dato al morire che viene da culture diverse dalla nostra abbia maggiore senso rispetto alla consolazione di cui necessitiamo nel vivere questo evento, tuttavia nel tempo è possibile scoprire e sentire come ogni cultura in fondo ha creato e crea quei miti e quelle risposte di cui i suoi uomini, le sue donne, i sui figli e le sue figlie necessitano con estrema delicatezza, attenzione e rispondenza.

La mia sicilianità e la vita di questo mi hanno nutrito e questo mi hanno insegnato e trasmesso, di questo mi hanno convinto e arricchito.  Sperando che questa fiaba possa essere utile, è mio intendimento farne dono a quanti con amore di verità vorranno interrogarsi rispetto alla propria vita, guardandola dritta negli occhi in uno dei momenti di suo massimo mistero.

Sikelia narra infine dell’importanza dei riti che discendono dai miti. Se i miti aiutano chi parte i riti alleviano il dolore di coloro che rimangono e mai come in questo nostro tempo di pandemia dove i riti dell’accompagnamento e del saluto sono venuti a mancare ne abbiamo colto il senso e l’importanza. Ed eccoci che come bimbi stupiti che  guardano  un aquilone svolazzare nel cielo   finalmente comprendere  che oltre ogni nostro avanzare tecnologico e oltre ogni nostro progresso futuribile di specie c’è e ci sarà sempre la nostra umana essenza  fatta sempre  di m-ito e  pur sempre di r-ito.

“ PALABRA”  è una fiaba sulla parola, sul saper parlare efficacemente, sul sapere ascoltare in maniera attiva e sulla disvelazione di segreti e non detti. Il nome della fiaba “PALABRA” (“PAROLA”), è lo stesso di una dei protagonisti ed è anche l’unica arma che noi esseri umani, in fondo, abbiamo per combattere il silenzio e la sua oscurità sempre pronta a riempirsi di demoni che, nella migliore delle ipotesi, per la loro intollerabilità e insostenibilità, da parte di chi li vive dentro, si trasformano quasi sempre, nel tempo, in conflitto.  Conflitto con il nostro caro più caro, con i nostri colleghi di lavoro, con i nostri fratelli, con i nostri genitori, con i nostri figli, con il nostro prossimo più prossimo. Questa fiaba nasce durante un lavoro di Formazione Residenziale con i Coordinatori dei Servizi della Cooperativa Sociale “Il Pungiglione” di Monterotondo (RM) e dalla necessità di restituire ai partecipati una metafora il più possibile avvincente per fissare in maniera indelebile i concetti su cui si era lavorato in quel frangente, i principi della COMUNICAZIONE EFFICACE. Tali principi rivivono nella narrazione di questa fiaba avendo corpo, forma, essenza e nome, quindi diventando personaggi. Il muoversi armonico di questi personaggi spero tanto che convincano il lettore, sia egli bimbo, giovane o adulto, dell’utilità e della necessità della PAROLA come unica via per incedere con amore e dignità lungo quel lungo, intenso e allo stesso tempo breve percorso che è la vita che ci è dato sempre, o quasi sempre, con amore.

REGISTRAZIONE ALL’EVENTO