L’arte di volgere la famiglia d’origine a favore del processo terapeutico individuale e di coppia
Corso con Alfredo Canevaro
15 – 16-17 GIUGNO 2017
Via Lovanio,11 ROMA
Per molto tempo la famiglia fu considerata solamente come fonte di problemi irrisolti dei pazienti e non anche come una risorsa importante per le terapie individuali,di coppia e di famiglia. Volgere le famiglie a favore del processo terapeutico, è un modo efficace di sciogliere il braccio di ferro che si stabilisce tra il terapeuta e le FO quando sono all’oscuro di quanto avviene nel processo terapeutico del proprio congiunto.
Questo aspetto, fondamentale per capire i fallimenti terapeutici, i drop-out e le impasse terapeutiche quando non si prendono in considerazione le lealtà invisibili familiari (Boszorneny – Nagy) può essere debellato, facendo intervenire, nella fase iniziale della terapia di un individuo e di una coppia i familiari come testimoni (non come pazienti) per contribuire alla vera autonomia dei pazienti che avviene sempre dentro la famiglia e non contro di essa. Il Dr.Canevaro ci illustrerà il suo protocollo di psicoterapia individuale con l’allargamento ai famigliari significativi al fine di intensificare ed abbreviare il processo terapeutico. Inoltre ci farà conoscere un esercizio esperienziale da lui creato chiamato “lo zaino” che permette un incontro-congedo con i genitori che facilita la differenziazione dell’individuo.
Da un punto di vista sistemico relazionale la coppia è sempre il risultato dell’incontro di due sistemi familiari, e la qualità del legame di coppia, con i suoi punti di forza e di debolezza, ha a che fare con le vicissitudini relazionali di ciascun membro della coppia all’interno della sua FO. La coppia infatti è il punto di incontro tra due assi immaginari: uno verticale, il vincolo di filiazione e uno orizzontale, quello di alleanza. La tensione dinamica tra questi due vincoli, è il punto nodale del sistema trigenerazionale (Canevaro, 1999): i problemi della coppia hanno sempre a che fare con la difficoltà nei processi di differenziazione e di coalizione intergenerazionale, cioè con i processi incompiuti di appartenenza e svincolo del singolo dalle famiglie di origine e di conseguenza con la difficoltà a stabilire un nuovo e funzionale vincolo di alleanza a livello di coppia.
Nel corso del seminario verranno presentate tecniche esperienziali che possano in un momento determinato del percorso terapeutico promuovere un incontro emotivo che ribalti malintesi frequenti nella vita relazionale. Introdurre esercizi esperienziali nel “momento giusto” può dare nuove possibilità all’incontro terapeutico.
Temi specifici del corso
Strumenti tecnici per applicare clinicamente il paradigma trigenerazionale – Terapia dell’incontro emozionale e della riconciliazione – Condizioni nei terapeuti che facilitano o fanno più difficile questo approccio. Ansie, paure e iperazionalizzazioni – Le ragioni dell’efficacia degli allargamenti e difficoltà nella convocazione/conduzione – Self personale e professionale dei terapeuti, drop-out, impasse terapeutica e fallimenti terapeutici – Isomorfismo tra il processo formativo e il processo terapeutico
Metodologia
I contenuti verranno esplorati, attraverso le tre giornate, utilizzando: – Esposizioni teoriche – Role play – Presentazione e discussione di casi clinici portati dai partecipanti. Le prime tre mezze giornate saranno dedicate al tema dell’inclusione della famiglia di origine del/la paziente nella terapia individuale. Le seconde tre mezze giornate saranno dedicate al tema dell’inclusione delle famiglie di origine nella terapia della coppia.
Orari
Giovedì 15, Venerdì 16 e Sabato 17 ore 9/17. È prevista una pausa pranzo dalle 13 alle 14 ed un coffee break per ogni sessione di mezza giornata.
Alfredo Canevaro è psichiatra e psicoterapeuta.
Di origine argentina, lavora in Italia dal 1988 e svolge attività clinica, di supervisione e di insegnamento. Nel 1968 a Buenos Aires fonda, insieme ad altri, una comunità terapeutica di struttura multifamiliare per pazienti psicotici e loro parenti, dove lavora come vicedirettore fino al 1981. Evolve verso un pensiero sistemico complesso, integrato da diversi setting: individuale, gruppale e familiare, nella costante ricerca di una maggiore efficacia terapeutica. Fonda nel 1977 “Terapia Familiar”, la prima rivista specializzata in lingua spagnola, di cui è direttore fino il 1993.
First President della “Sociedad Argentina de Terapia Familiar” (1978-83), contribuisce alla istituzionalizzazione della T. Familiare nel suo paese di origine.
E’ membro della American Family Therapy Academy dal 1982 e del board di numerose riviste del settore, sia statunitensi sia europee ed è socio ordinario della SIPPR dal 1988. Collabora come docente con la scuola di psicoterapia “Mara Selvini Palazzoli” dal 1999.