Ci sono opere, sia naturali che umane, che riescono a lasciarci con il fiato sospeso, in uno stato di ebrezza e piacevole stordimento, che fino al momento prima non ci aspettavamo e non credevamo di poter provare l’attimo dopo.
A volte può essere una composizione musicale, a volte una scultura, altre un dipinto, ma aldilà del loro riconoscimento a livello sociale (che spesso li tramuta in valore economico), ci sono tanti piccoli capolavori che ci passano davanti.
Personalmente non ho letto il libro a cui si ispira questa presentazione, ma il capolavoro insito in quest’ultima mi ha lasciato in uno stato sospeso.
Ed è questo secondo me il segreto che può unire l’elegante architettura di una ragnatela, ai colori irripetibili di un tramonto, alle fluide forme della ‘Sagrada Familia’, agli intimi significati di una figura di Lilla Cabot Perry, alle oniriche rappresentazioni di un film di Fellini. Aprono spiragli di ‘paesaggi della mente‘ e dell’anima che sono illimitati. Si fanno portavoce di un qualcosa che abbiamo dentro, che a volte non capiamo e altre volte non sentiamo. Si donano a noi come un oggetto che ci permette di proiettare i nostri vissuti più profondi e che ce li restituisce con un linguaggio differente, per poterli conoscere, accettare e apprezzare.
Forse è anche la caratteristica ‘intangibile’ di questi oggetti che ce li rende così affascinanti, Sono perché possano assumere di volta in volta la forma dei loro osservatori. Il conoscerli con altri sensi e il toccarli a volte ce li materializza e ci fa perdere la loro caratteristica di oggetti che fluttuano a metà strada tra i regni del sentire e quelli del vedere.
Ma se rimaniamo per un po’ in questo paesaggio della mente e ne seguiamo dolcemente i suoi declivi, ci potremo ritrovare a assere noi stessi dei concierge di un albergo che è la nostra mente e il nostro studio, nel quale l’umanità, le caratteristiche, le singolarità, le emozioni delle persone che seguiamo e ospitiamo, ci porta ad essere “un po’ degli artigiani dell’anima”.
Gianpaolo Bocci
Nessun Problema
La Presentazione a cura di Nanni Di Cesare