Con un dolore immenso, l’Istituto annuncia che il 24 Dicembre scorso è mancato Luigi Onnis, Professore Associato di Psichiatria all’Università degli Studi di Roma, Fondatore, Direttore Didattico ed animatore instancabile di Iefcos, Presidente Onorario di EFTA.
Per tutti noi, questa è, senza alcuna formalità, una perdita incolmabile.
Tutti quelli (davvero tanti tra colleghi, docenti, allievi ed ex allievi) che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di interagire con lui ne hanno potuto apprezzare le altissime capacità scientifiche e cliniche, sia la sua speciale sensibilità umana che dimostrava sia nei rapporti di lavoro, sia nel suo lavoro clinico.
Luigi Onnis si è avvicinato alla Terapia Familiare nei primi anni ’70, provenendo da un limpido ed impegnato percorso nella psichiatria anti istituzionale (Verona, Arezzo, Reggio Emilia).
Si integrò subito nel primo gruppo propulsore del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale che, in quell’epoca antica, aveva sede a Roma in via della Bufalotta.
Contemporaneamente, iniziò un percorso nell’Istituto di Psichiatria dell’Università degli Studi di Roma, dove è stato Professore Associato di Psichiatria e Direttore dell’Unità di Psicoterapia di Villa Tiburtina.
Leggendarie e molto conosciute sono le sue ricerche sulle malattie psicosomatiche, sui disturbi alimentari e sul linguaggio del corpo.
È stato co-fondatore di Iefcos e suo Direttore Didattico fin dalla fondazione dell’Istituto.
Un percorso limpido, forte, coinvolgente nelle Istituzioni Universitarie, nella clinica, nella ricerca e nella formazione.
Luigi Onnis è stato co-fondatore e animatore anche dell’European Family Therapy Association, in cui ha speso straordinari sforzi, convinto dell’imprescindibilità di una cornice europea di confronto e di scambio nella Terapia Familiare e Sistemica. Ha partecipato a innumerevoli incontri, riunioni, confronti non facendo mai mancare il suo contributo sapiente, rispettoso, equilibrato.
Ha anche fondato la Rivista Psicobiettivo (ed. Franco Angeli), uno strumento ‘trasversale’ agli approcci più solidi della psicoterapia che si è sempre rivelato uno strumento di eccezionale importanza per la diffusione di idee nuove e importanti nel mondo delle terapie psicologiche.
È stato docente e professore invitato ed apprezzatissimo speaker in innumerevoli occasioni, convegni, workshop in Italia e nel mondo. In modo particolare, in Spagna, Francia, Svizzera, Belgio, Messico, Grecia, Canada, Stati Uniti.
I libri di Luigi Onnis sono stati pubblicati e tradotti in francese e spagnolo. Tra quelli pubblicati in italiano, ricordiamo:
– Il bambino con disturbi psicosomatici, Il Pensiero Scientifico, 1985
– Corpo e contesto. Terapia familiare dei disturbi psicosomatici, Carocci, 1985
– Reparto n. 6. Oltre le mura del silenzio, Saggio sulla follia manicomiale, Ed UP, 2000
– La terapia relazionale e i suoi contesti, con Walther Galluzzo, Carocci, 1994
– Il tempo sospeso. Anoressia e bulimia tra individuo, famiglia e società, Franco Angeli, 2014
La sua ultima presenza pubblica è stata in occasione del workshop: ‘L’importanza dell’empatia nella relazione terapeutica‘, organizzato da IEFCoS e tenutosi a Roma l’1 e 2 ottobre 2015, presso la Sala Convegni C.N.R., assieme a Carlos Sluzki, Elida Romano, Edith Goldbetter, Marco Vannotti e Juan Luis Linares ha ‘danzato’ sul tema con un intervento di eccezionale forza e chiarezza.
Grande difensore della scelta del Servizio Pubblico come asse fondamentale della difesa e del miglioramento della salute, Luigi Onnis ha speso tante energie per il riconoscimento della psicoterapia come strumento fondamentale e efficace per il trattamento dei problemi psichiatrici e psicologici.
Negli ultimi anni, aveva sviluppato un forte interesse per le neuroscienze e per le ricerche sui ‘neuroni specchio’, che dimostrano come la relazione terapeutica e la psicoterapia non possono che essere interventi che incidono profondamente perfino nelle strutture cerebrali. Lungi dall’essere il trionfo del determinismo di origine neurologica, affermava, Onnis, spiegano e completano gli effetti della terapia “con le parole”.
È stato raffinato interprete dell’importanza delle emozioni nella psicoterapia, sviluppando un originale e molto convincente approccio alla tecnica delle ‘sculture‘ del presente e del futuro nella psicoterapia con la famiglia. Inoltre, dal punto di vista clinico e formativo, ha sempre affermato l’importanza di aiutare i pazienti, coppie e famiglie attraverso la scoperta e la sottolineatura delle risorse proprie di individui e sistemi.
Luigi Onnis ha dato a Iefcos un contributo inestimabile dando a tutti noi tanta forza e tante idee.
Generazioni di allievi lo porteranno nel cuore e nelle loro pratiche cliniche, di ricerca, di formazione, nei loro percorsi personali.
A noi resta, lo ripetiamo, un vuoto non colmabile.
Vogliamo ricordarlo continuando i nostri percorsi, rendendoli più preziosi con i suoi insegnamento, i suoi messaggi, il suo lascito intellettuale, umano, professionale e scientifico.
Ciao Gigi, RIP
Caro Gigi mi sento con te e con tanti altri presenti e passati ( ma presenti!, e tra essi Grazia, Mirella, Lietta, Gabriella) a cui sono grato per aver cambiato il mio modo di vedere il mondo è il mio lavoro. Ti ritrovo nella psicosomatica, ti ricordo nelle sculture. Se è possibile, porta i frutti della tua vita innanzi.
Ho saputo da qualche giorno della scomparsa di Gigi, notizia appresa con grande tristezza. Ho avuto occasione di conoscerlo da vicino molti anni fa qui ad Atene, in occasione degli incontri EFTA, e da allora ci siamo rivisti sempre con tanto piacere in vari convegni all’estero e in Italia. Ricordo la sua gentilezza, la sua cordialita’ e il suo sorriso, unite alla sua competenza e al rigore professionale, che sempre trapelavano dalle sue lectures ai convegni internazionali. So che aveva da poco concluso il suo ultimo libro: desidero ringraziarlo con affetto per le opere che ci ha lasciato, per le sue idee e per la sua discreta ma stabile e sostanziale presenza nella comunita’ sistemica e psicoterapeutica. Dobbiamo tutti molto alla sua tenacia e convinzione che una rete europea sia uno strumento indispensabile per lo sviluppo della terapia sistemica e della psicoterapia in generale: Gigi ha contribuito fin dalla nascita dell’EFTA a renderla migliore.Ci manchera’.
Valeria Pomini e i colleghi della Hellenic Systemic Thinking & Family Therapy Association.
Hermosa persona maestro. Rindo homenaje a tu vida. Quedaras inmortalizado en tus legados y tus enseñanzas . Una pena no tenerte con nosotros
Mis respetos a su familia
Caro Gigi,
ho bisogno di rivolgermi ancora una volta a te poichè, è difficile separarsi dal proprio Maestro. Negli anni del training hai insegnato a tutti noi la “danza” della terapia sistemica permettendoci di muoverci e “danzare” con maggiore consapevolezza anche nella nostra vita. Favorendo la crescita di ognuno di noi in un clima di libertà e valorizzazione delle specificità individuali, hai saputo stimolare anche una crescita del gruppo che è divenuto negli anni un gruppo anche di amici e che, ha continuato ad attingere, dalle tue sapienti supervisioni, stimoli sempre nuovi
.La tua era un’ Arte poichè hai sempre centrato l’obiettivo di far emergere e rafforzare la parte migliore di ognuno in una catena di positività relazionali che spero, tutti insieme, riusciremo a mantenere viva nel tuo ricordo.
Grazie